La misura cautelare può trovare fondamento anche sul “danno economico”, che assume carattere “grave ed irreparabile” laddove questo si qualifichi specificamente come “danno al sistema produttivo ed all’occupazione” (ancor più peraltro, ove vi sia stata una “prolungata inerzia dell’amministrazione”).
Una simile tendenza – in contrasto con quella tradizionale, che esclude in presenza di un “danno economico” il presupposto per la pronunzia della misura cautelare in considerazione della possibile “risarcibilità” – si può ritrovare nelle ordinanze del Consiglio di Giustizia Amministrativa del 15 aprile 2016 numero 251 e 254.
Nel primo caso è stato apprezzato ai fini cautelari il ritardo pianificatorio dell’amministrazione, con le relative conseguenze su un imminente investimento produttivo.
Nel secondo caso invece, il danno cautelare è stato individuato nel fatto che un investimento produttivo, programmato da circa cinque anni, rischierebbe ormai di divenire inattuabile e non più competitivo.